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MARINA ABRAMOVIĆ |GROUP SHOW | LA MAISON EST LÀ OÙ TOUT COMMENCE | GENEVA’S MAISON TAVEL
La mostra "La Maison est là où tout commence", ospitata presso la Maison Tavel di Ginevra, presenta le opere di 26 artiste donne che esplorano il tema della migrazione non solo come trauma, ma anche come trasformazione attraverso la fusione culturale. Il concetto di "casa" — ricordata, perduta o reinventata — è centrale, con opere realizzate con materiali simbolici come vetro, porcellana e tessuti. Tra le artiste spicca Marina Abramović, nota per la sua esplorazione radicale dell’identità, del corpo e dell’appartenenza. La sua partecipazione eleva il messaggio della mostra, connettendo il personale più profondo al politico universale. Abramović, celebre per le sue performance, incarna lo sradicamento e la resilienza che definiscono l’esperienza migrante. La mostra combina ironia, memoria e visioni oniriche per riflettere su come la migrazione plasmi l’arte e la vita. Curata da Adelina von Fürstenberg, celebra le voci femminili e l’ibridazione culturale.
- GENEVA’S MAISON TAVEL
- Rue du Puits-Saint-Pierre 6, 1204 Genève, Svizzera
- 20 febbraio – 31 agosto 2025

MARINA ABRAMOVIĆ | DEEP BEAUTY - The Doubt of Beauty | GROUP SHOW | MUDEC, MILANO
"Deep Beauty" è una mostra fotografica curata da Denis Curti, ideata dal team creativo di Ogilvy Italia sotto la direzione artistica di Giuseppe Mastromatteo e sostenuta da KIKO Milano. È realizzata in collaborazione con il MUDEC, il Comune di Milano e 24 ORE Cultura, con speciali contributi grafici dell’artista Paolo Ventura. La mostra presenta oltre 60 capolavori di artisti di fama internazionale come Marina Abramović, David Hockney, Michel Comte, David LaChapelle, Michelangelo Pistoletto, Helmut Newton e Robert Mapplethorpe. Esplora l’evoluzione del concetto di bellezza attraverso le arti visive—dalla fotografia e videoarte all’utilizzo dell’intelligenza artificiale. Suddivisa in sei sezioni tematiche—Trasfigurazioni, Incanti, Vertigini, Labirinti, Nuovi Mondi e Artifici—la mostra riflette sui significati mutevoli della bellezza dall’inizio del XX secolo fino ai giorni nostri. Grazie al contributo di importanti collezionisti, il progetto promuove un dialogo tra estetica e tessuto sociale ed economico della città. Sarà inoltre disponibile online una versione immersiva virtuale della mostra, sviluppata con AQuest, che offrirà un’esperienza interattiva con contenuti extra accessibili tramite QR code.
- MUDEC
- Via Tortona, 56, 20144 Milano MI
- 5 aprile – 25 maggio 2025

THOMAS RUFF | Group show | Typologien. Photography in 20th-Century Germany | Fondazione Prada, Milano
“Typologien” è un’estesa indagine dedicata alla fotografia tedesca del Novecento. Il progetto, ospitato nel Podium, lo spazio centrale della sede milanese, è curato da Susanne Pfeffer, storica dell’arte e direttrice del MUSEUM MMK FÜR MODERNE KUNST di Francoforte. Il progetto applica il principio della “tipologia”, nato nel XVII e XVIII secolo in botanica per classificare e studiare le piante, sviluppato dalla fotografia dall’inizio del Novecento e affermatosi in quella tedesca nel corso del XX secolo. Paradossalmente il principio formale proposto permette di stabilire analogie inaspettate tra artisti tedeschi di diverse generazioni e al contempo rivelare i singoli approcci alla fotografia.
- Fondazione Prada
- LARGO ISARCO, 2 20139 MILANO
- 3 aprile – 14 luglio 2025

ALFREDO JAAR | Group show | de bello: notes on war and peace | gres art 671, Bergamo
de bello. notes on war and peace è la prima mostra collettiva di gres art 671, un viaggio attraverso le guerre e i conflitti, come un ciclo che si ripete nel tempo, un fenomeno che attraversa epoche, luoghi e civiltà, lasciando segni profondi nella memoria collettiva. Un’esplorazione esperienziale dell’uomo durante le fasi universali del conflitto, indipendentemente dal contesto storico o geografico.
- gres art 671
- via S. Bernardino 141, 24126 Bergamo BG
- 16 aprile – 12 ottobre 2025

MICHELE GUIDO | solo show, bostrico project | 7022, Milano
"Con l’arrivo della primavera, il maschio del bostrico individua un tronco in cui riprodursi, penetra sotto la corteccia e inizia a 'scrivere': il nome latino del bostrico è Ips typographus, lo scarabeo tipografo, proprio perché scava gallerie all’interno del tronco che ricordano segni tipografici.A causa dell’aumento delle temperature medie rispetto ai livelli preindustriali (1850–1900), gli alberi hanno sofferto di stress idrico dovuto alla siccità e si è verificato un aumento degli eventi meteorologici estremi.Dal 2018, anche a seguito della Tempesta Vaia, si sono create le condizioni ideali per la proliferazione del bostrico, che negli ultimi anni è passato dall’attaccare alberi morti ad attaccare anche alberi vivi in ottimo stato.Nel caso di questo progetto, sono stati realizzati frottage sui tronchi di alcuni faggi che avevano vissuto per quasi un secolo nel Parco del Valentino a Torino. La siccità e le alte temperature del 2021/22 hanno causato uno stress tale da portare alla morte di diversi alberi, successivamente attaccati dal bostrico.Tra agosto e settembre 2023 queste piante sono state prima sezionate e poi espiantate.Prima dell’espianto, sono riuscito a registrare, attraverso la tecnica del frottage, i segni lasciati dal bostrico su sei alberi differenti.Ogni opera si sviluppa su tre tavole: la prima mostra lo sviluppo della circonferenza del tronco e l’intero tracciato creato dagli insetti sotto la corteccia; la seconda mostra la superficie interna della corteccia, che ricopre e protegge il tronco; la terza, invece, riguarda la sezione del tronco: il taglio della sega non consente più di leggere la memoria dell’albero e del suo ambiente, poiché gli anelli non sono più visibili. L’opera, infine, si presenta come una grande lastra fotografica in vetro, sulla quale i segni della sega sono serigrafati con un colore creato dalla cenere della loro corteccia."— Michele Guido
- 7022
- via Ludovico il Moro 1, Milano
- 8 aprile – 15 giugno 2025

MARZIA MIGLIORA | Solo show "Minuto Mantenimento" | Palazzo Abatellis, Palermo
Dal 21 marzo al 25 maggio, Palazzo Abatellis di Palermo ospiterà la mostra “Minuto Mantenimento” di Marzia Migliora, a cura di Elisa Fulco e Antonio Leone. L'esposizione, sostenuta dall'Assessorato regionale dei Beni culturali e dell'Identità siciliana, promossa dalla Galleria Regionale di Palazzo Abatellis e prodotta da ruber.contemporanea, è il risultato di una serie di workshop tenuti dall'artista nel 2024 nell'ambito del progetto Spazio Acrobazie. La mostra presenta per la prima volta una serie di opere inedite nate dagli incontri e dagli scambi con il gruppo per l'esecuzione penale esterna.
- Palazzo Abatellis
- Via Alloro 4, Palermo, Sicilia
- 21 marzo – 25 maggio 2025
Artisti
- Alek O.
- Art & Language
- Marina Abramović
- Vincenzo Agnetti
- Carlo Alfano
- Giovanni Anselmo
- Marina Arlotta
- Stefano Arienti
- Mario Airò
- Martin Barré
- Ivan Bazak
- Vanessa Beecroft
- Alighiero Boetti
- Angela Bulloch
- Victor Burgin
- Ian Burn
- Alberto Burri
- Enrico Castellani
- Gennaro Castellano
- Louis Cane
- Saint Clair Cemin
- Maurizio Colantuoni
- James Coleman
- Roberto Comini
- Michael Craig-Martin
- Natalie Czech
- Piero Dorazio
- Joel Fisher
- Clegg & Guttmann
- John Davies
- Riccardo Dalisi
- Giuliano Dal Molin
- Grenville Davey
- Mario Dellavedova
- Marc Devade
- Hanne Darboven
- Alain Degange
- Gino De Dominicis
- Gabriele Di Matteo
- Biljana Djurdjevic
- Salvatore Falci
- Stefano Fontana
- Günther Förg
- Jean Louis Garnell
- Gilbert & George
- Robert Gober
- Zvi Goldstein
- Dan Graham
- Giorgio Griffa
- Michele Guido
- Andreas Gursky
- Peter Halley
- Jan Peter Hammer
- Gary Hill
- Douglas Huebler
- Paolo Icaro
- Emilio Isgrò
- Alfredo Jaar
- Donald Judd
- Mimmo Jodice
- Rob Johannesma
- Ilya and Emilia Kabakov
- Andreas Karayan
- Massimo Kauffmann
- William Kentridge
- Hubert Kiecol
- Anselm Kiefer
- Joseph Kosuth
- Hendrik Krawen
- Sven Kroner
- Wolfgang Laib
- David Lamelas
- Annette Lemieux
- Thomas Locher
- Robert Longo
- Tomás Maldonado
- Pino Modica
- Domenico Antonio Mancini
- Tessa Manon Den Uyl
- Francesco Matarrese
- Tom McGrath
- Enzo Mari
- Amedeo Martegani
- Marzia Migliora
- Minimal Case
- Mocellin-Pellegrini
- Luca Monterastelli
- Carmengloria Morales
- Reinhard Mucha
- Ugo Mulas
- Bruno Munari
- Shirin Neshat
- Sabah Naim
- Raffaella Nappo
- Jacco Olivier
- Julian Opie
- Dennis Oppenheim
- Nicola Pagliara
- Daniel Pflumm
- Gianni Piacentino
- Cesare Pietroiusti
- Alfredo Pirri
- Michelangelo Pistoletto
- Steven Pollack
- Luca Quaranta
- Quartapittura
- Mel Ramsden
- Maria Roccasalva
- Aldo Rossi
- Anne Ryan
- Bernhard Rüdiger
- Thomas Ruff
- Robert Ryman
- Franca Sacchi
- Mario Schifano
- Franco Scognamiglio
- Wael Shawky
- Natalie Silva
- Ferran García Sevilla
- Gaetano Sgambati
- Cindy Sherman
- Ettore Spalletti
- Haim Steinbach
- Gary Stephan
- Thomas Schütte
- Superstudio
- John Stezaker
- Granular Synthesis
- Harald Szeemann
- Armando Testa
- Think 1 thing
- Gian Maria Tosatti
- Ben Vautier
- Paul Wallach
- Dré Wapenaar
- Christopher Williams
- Tobias Zielony
- Heimo Zobernig
- Gilberto Zorio