Domenico Antonio Mancini nasce a Napoli nel 1980. Vive e lavora a Milano. Si è formato presso l'Accademia di Belle Arti di Napoli e attraverso la partecipazione a varie residenze tra le quali si ricordano la Fondazione Antonio Ratti (Como, 2004) e la Mountain School of Art (Los Angeles, 2006). Interessato alla trasformazione del quotidiano e della memoria storica in un'esperienza sinestetica, Domenico Antonio Mancini combina una sofisticata analisi dei media, scelti di volta in volta, alla riflessione su questioni socio-politiche e bio-politiche. Per l'artista la pratica dell'arte risponde sempre all'urgenza di intervenire, individualmente e collettivamente, nella realtà quotidiana. Anche nelle più recenti serie pittoriche legate alla memoria storica di luoghi specifici, la pittura di paesaggio si offre come un'esperienza straniante non solo a livello linguistico: Domenico Antonio suggerisce continuamente strumenti per ribaltare la relazione con le cose, siano esse categorie estetiche o informazioni.

Mostre personali e collettive sono state dedicate all'artista da importanti istituzioni come: MADRE Museo d’Arte Contemporanea Donnaregina, Napoli (2021); Rocca Borromeo, Angera (2019); Istituto Italiano di Cultura, New York (2018); Associazione Barriera, Torino (2018); Castel Sant’Elmo, Napoli (2013); Fondazione Morra Greco, Napoli (2011); Tate Modern, Londra (2010); MADRE Museo d’Arte Contemporanea Donnaregina, Napoli (2009); Istituto Svizzero, Roma (2009); Palazzo delle Arti, Napoli (2008); Museo Mineralogico Campano, Vico Equense, Napoli (2007); la Fabbrica del Vapore, Milano (2006); Pinacoteca dell’Accademia di Belle Arti, Napoli (2002).

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