L’artista olandese Dré Wapenaar presenta i suoi lavori più recenti, per la prima volta in Italia, nella sede napoletana della Galleria Lia Rumma.

Dal 1987 Wapenaar lavora come scultore utilizzando, in principio, elementi architettonici come porte o infissi di finestre, estratti dal loro contesto, ed assemblati in modo da acquisire autonomo valore scultoreo.

Dal 1993 in avanti l’artista si è dedicato esclusivamente alla progettazione e alla realizzazione di tende. Con la loro contemporanea allusione sia agli archetipi della vita associata che della forma, le tende di Wapenaar rappresentano la riflessione e la ricerca dell’artista sulle modalità con le quali gruppi di persone e singoli individui si relazionano: “Perché, spesso, ciò che non capisco, è proprio il comportamento delle persone. Persone che sono state amiche per anni, vivendo come vicini in stretta comunanza, improvvisamente si ritrovano in guerra, soltanto perché si riaccende un fuoco rimasto spento per lungo tempo”.

La prima tenda realizzata nel 1993 era, non a caso, una Family Tent. La famiglia è il primo gruppo sociale e il bisogno di una “casa” ha dato origine al primo spazio architettonico. Dopo la tenda “per una famiglia” Dré Wapenaar ha iniziato a produrre  tende per attività specifiche, concepite per spazi pubblici e tese a celebrare i semplici rituali della vita quotidiana.  Qui l’artista ricerca una forma che colga l’essenza della funzione che la tenda deve assolvere, mentre  il designer mira ad attrarre i passanti e a “provocare” la loro reazione attraverso l’ uso della tenda insieme ad altre persone.

 

In galleria saranno esposte due tende: Shower Tent e Newspaper Kiosk. L’esterno della “tenda da doccia”, rappresenta la cristallizzazione realizzata con una struttura di metallo, legno e tela, del getto d’acqua proveniente dal braccio della doccia, mentre l’interno, in plastica trasparente, offre lo spazio per l’effettiva azione del farsi la doccia. Il “Chiosco dei giornali” con la sua forma metaforica, crea allo stesso tempo un temporaneo isolamento dallo spazio esterno e la possibilità di un contatto occasionale tra i lettori che condividono una panca circolare in legno.

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