La Galleria Lia Rumma è lieta di annunciare la terza personale italiana di Tobias Zielony, dal titolo “Dream Lovers. The Films 2008 - 2014”, che inaugurerà mercoledì 18 febbraio 2015 presso la sede partenopea della galleria.

Tra gli artisti selezionati da Florian Ebner a rappresentare il Padiglione Germania alla prossima Biennale di Venezia, Tobias Zielony, dopo le mostre del 2007 e del 2010, svoltesi rispettivamente a Milano, nella vecchia sede di Via Solferino, e a Napoli, presenta in questa nuova personale otto lavori video realizzati tra il 2008 e il 2014.

Nel suo lavoro l’artista tedesco fonde un approccio documentaristico-sociale e uno più concettuale, descrivendo le condizioni di vita degli adolescenti ai margini della società all’interno dell'ambiente in cui vivono. Per raccontare il lato oscuro dell'adolescenza Tobias Zielony ha girato il mondo: ha ritratto i nottambuli teenager di Los Angeles, i piccoli indiani Manitoba nelle loro riserve, il degrado del Knowel West di Bristol o dei quartieri a nord di Marsiglia, la vita nel complesso Halle-Neustadt realizzato dalla DDR, i ragazzini che abitano le Vele di Scampia e i giovani di Ramallah. La maggior parte dei suoi soggetti si fanno ritrarre fieri, imitando le star della musica e del cinema, mostrano i loro sogni e le loro aspirazioni, dando una visione mitizzata di loro stessi. Ma il divario tra illusione e realtà, fantasia di un mito e contesto in cui vivono rimane e si manifesta nella melancolia dei loro sguardi. Fin dagli inizio, la sua ricerca artistica ha sempre utilizza un approccio narrativo e visivo tipico del cinema; utilizzando i mezzi cinematografici, aumenta il divario tra reale e irreale rappresentato, tra ciò che accade dietro e avanti all’obbiettivo. BIG SEXYLAND, 2008, è il suo primo film. Ambientato in un teatro porno di Berlino, dove giovani prostituti dell’Est Europa passano il tempo e si scontrano con la notte, Zielony filma il viso di un uomo addormentato illuminato ritmicamente dai riflessi tremolanti della proiezione di un film. In MANITOBA, 2008, Zielony si sposta a Winnipeg, Canada, dove registra la narrazione di un detenuto in Super 8, un membro della Canada First Nations sopravvissuto ad un rituale prima che gli consentissero di abbandonare la gang. In VELE DI SCAMPIA, 2009, composta da 7000 immagini scattate di notte con una reflex digitale e montate a velocità diversa da quella del reale, l’artista restituisce in termini di linguaggio filmico il disagio di chi vive e frequenta questi luoghi. Con la stessa tecnica, l’artista realizza altri due film nel 2013 in combinazione con il progetto JENNY JENNY a Berlino. DER BRIEF (THE LETTER) mostra due prostitute che stanno parlando di una collega, la quale ha suscitato una passione molto forte in uno dei suoi clienti tanto che, a causa delle sue continue minacce, l’ha costretta a cambiare posto di lavoro. La lettera d’amore dello spasimante rende autentica la storia. In DANNY, 2013, Zielony segue una donna che, appostata al lato di una strada di campagna ai margini della Ruhr, gli mostra dove porta i suoi clienti e le piccole luci colorate di plastica che usa per attirare l’attenzione nel buio. In THE STREET(C.P.A.) la situazione è diversa ma le scene si assomigliano. Nel 2013 Zielony accompagnò dei rifugiati minorenni dal Bangladesh che vivevano senza i genitori in un campo di accoglienza alla periferia di Roma. La strada che dal campo porta in città e verso le spiagge, dove i ragazzi vendono gadget elettronici ai turisti, è il palcoscenico su cui si esibiscono.Nel 2014 Zielony realizza due film mentre lavora per due mesi a Ramallah. AL-AKRAB (THE SCORPION) reca omaggio alla scena di apertura del film surrealista L’Âge d’or di Luis Buñuel. Il lavoro più recente di Zielony è KALANDIA KUSTOM KAR KOMMANDOS ed è anche il primo in cui lavora sulla messa in scena. Zielony arrangia un personalissimo remake di Kustom Kar Kommandos (1965) di Kenneth Anger, ambientandolo nelle vicinanze del posto di blocco di Kalandia, un punto di passaggio a grande affluenza attraverso il muro che divide Ramallah e Gerusalemme.

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