La Galleria Lia Rumma presenta un duplice progetto messo a punto da Joseph Kosuth. All’allestimento nello spazio di Napoli seguirà, a breve distanza di tempo, una mostra nella sede di milanese. La galleria intende così marcare questo passaggio di millennio, affidando all’artista il ruolo di trait d’union tra le due sedi e tra il passaggio tra il secolo che finisce e quello che comincia. Proprio con una mostra di Kosuth, allora giovane artista emergente negli Stati Uniti, Lia Rumma aveva inaugurato, nel 1971, la prima sede napoletana. Questa mostra intende quindi sottolineare la continuità e la coerenza di orientamento e di scelte di un percorso che, attraverso una serie di tappe importanti, l’ha portata dagli esordi napoletani fino al recente sviluppo con lo sdoppiamento della galleria.
Il progetto per l’installazione nella galleria di Napoli consiste in una rilettura del proprio lavoro da parte dell’artista: saranno presentate fotografie di interventi realizzati nel corso degli anni della sua attività in Italia e considerati paradigmatici, a partire dalla prima mostra allestita proprio nella Galleria Lia Rumma nel 1971 Ottava Investigazione (A.A.I.A.I), per continuare, in ordine cronologico, con: ''Fort! Da!' Galleria Lia Rumma, Napoli 1985; Double Intention, Nietzsche, Wittgenstein Re-installed Galleria Lia Rumma, Napoli, 1991; Zeno all'Orlo del Mondo Conosciuto, XLV Biennale di Venezia, Padiglione Ungheria, Venezia, 1993; Un'osservazione grammaticale, Modus Operandi, Museo di Capodimonte, Napoli, 1996; La Materia dell'Ornamento, Fondazione Querini Stampalia, Venezia, 1997; Condizioni D'Assenza (Il nome e chi lo porta, a G.), Accademia di Francia, Villa Medici, Roma, 1999; La sedia davanti alla porta, Loggia dei Podestà del Duomo, San Gimignano, 1999. Alle foto saranno accostate citazioni tratte da testi filosofici. Si tratta dunque di una tautologia dalle molteplici possibilità di lettura e di uno sguardo retrospettivo portato sul contesto, sulla storia della galleria, e sulla propria modalità di lavoro.