Paradiso è un’installazione concepita e progettata come una immagine distopica e lacerante di un cielo declinato in questo presente storico, in cui ogni prospettiva ideale sembra crollata. Una monumentale opera ambientale che si sviluppa su uno spazio di 3.000 metri quadrati, come un affondo diretto sulla realtà e sul tempo in cui viviamo. Agli occhi del visitatore si apre un paradiso svuotato, ridotto al proprio scheletro, devastato dal tempo o da qualcosa che lo ha lentamente consumato. Le sette volte celesti sono semi-crollate, infiltrate dall’umidità, dall’acqua, tappezzate di precari isolamenti. Le sette grandi aule dove risiedono le gerarchie angeliche sono vuote, abitate da clochard, avvolti nelle loro coperte termiche. Lungo il percorso, tra latrine sudicie e pozzanghere sciolte accanto a cumuli di neve, si insinua la sinistra sensazione che tutto ciò che vediamo sia il risultato di un atto di violenza. Una parete di marmo, su cui sono incisi tutti i nomi degli angeli, è in frantumi. Nell’ultima sala, dietro un grande portale di ferro un binario sotterraneo evoca una immagine indelebile nella memoria collettiva: la strada ferrata che si perde nella notte e conduce ai campi di sterminio.

Si segnala che l’accesso a Paradiso è contingentato a un massimo di 5 persone alla volta, pertanto potrebbe essere necessario attendere il proprio turno per l’ingresso. Inoltre, prima di visitare l’installazione, sarà richiesto di firmare una liberatoria. All’ingresso, sarà necessario comunicare di essere stati invitati dalla Galleria Lia Rumma.

Paradiso: tutti i giorni 11:00 – 17:00 fino al 11 aprile 2025 (ultimo ingresso alle ore 16:30).

Presso ex Magazzini Raccordati: Via Ferrante Aporti, 15

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