Michele Guido nel suo lavoro fa emergere il rapporto tra architettura, storia e immagine della natura. Sono nati così i 'garden project', progetti interdisciplinari basati sulle analogie formali tra il mondo vegetale e la ricerca scientifica, la loro origine geografica, i flussi migratori e la storia culturale dei luoghi di provenienza. Un lavoro che sento vicino alla ricerca sulla natura compiuta da Carlo Zauli. Il progetto ha inoltre una valenza formativa con il coinvolgimento di alcuni giovani studenti partecipanti al corso per curatori MCZ, realizzato in collaborazione con le Accademie di Belle Arti di Bologna e di Ravenna (Alice Arabia, Isabella Catino, Giada Miino, Giulia Petronio, Carolina Scalas) e gli studenti del corso IFTS (Chiara Casalone, Katiuscia Urbinati).