Madre, il museo d'arte contemporanea della Regione Campania, è lieto di annunciare la prima mostra retrospettiva dedicata a Marcello Rumma (Salerno, 1942-1970), figura chiave del dibattito culturale italiano e internazionale degli anni Sessanta e Settanta. L'evento è curato da Gabriele Guercio con Andrea Viliani.
Marcello Rumma ha lavorato alla sua ricerca artistica, tanto breve quanto intensa e pionieristica, come promotore di progetti espositivi ed editoriali. Conoscitore e appassionato collezionista, intellettuale e amico degli artisti, ha organizzato mostre e promosso pubblicazioni dedicate alle forme d'arte più sperimentali del suo tempo. Tra questi progetti, oggi acclamati come eventi innovativi nella storia dell'arte contemporanea, tra cui le tre edizioni della Rassegna Internazionale di Arti Figurative in Amalfi (Aspetti del "Ritorno alle cose stesse", a cura di Renato Barilli, 1966, L'impatto percettivo, a cura di Alberto Boatto e Filiberto Menna, 1967, e Arte povera + azioni povere, a cura di Germano Celant, 1968). Oltre a promuovere e rendere possibili questi eventi, Marcello Rumma ha svolto un ruolo attivo anche in altri settori, dall'insegnamento (è stato il fondatore del Centro Studi Colautti e ha lanciato premi e riviste per giovani artisti) ai progetti editoriali (nel 1968 ha fondato la casa editrice Rumma Editore, che, in anticipo sui tempi, ha realizzato opere fondamentali di filosofia, arte, teatro e cinema. Tra queste, la prima traduzione italiana degli scritti di Marcel Duchamp, Marchand du Sel, e L'uomo nero, il lato insopportabile di Michelangelo Pistoletto).