Michael Clegg (Dublino, 1957) e Martin Guttmann (Gerusalemme, 1957) lavorano insieme sin dal 1980.
Entrambi ex-allievi di Joseph Kosuth, decidono sin dagli esordi di operare attraverso un uso inedito del mezzo fotografico, esplorando diverse tipologie di immagine: la natura morta, il paesaggio e soprattutto il ritratto.
Nonostante le distanze di genere, nelle loro opere emerge un fondamentale aspetto condiviso: gli artisti, infatti, introducono i loro soggetti in una dimensione altra e metafisica, distante dalla realtà contingente. Grazie a questo spazio di interposizione offerto dal medium privilegiato della fotografia gli artisti colgono informazioni profondamente (e storicamente) codificate nelle diverse categorie di immagine.
Nel febbraio del 1987 vengono invitati a esporre per la prima volta in Italia dalla Galleria Lia Rumma.
Importanti mostre personali sono state dedicate al loro lavoro da note gallerie private e musei, tra cui l’Israel Museum, (Gerusalemme, 1987); Museum Schloss Hardenberg, (Velbert – Neviges, 1990); Neue Galerie am Landesmuseum, (Graz - 1993); Landesmuseum Mainz, (Mainz (1994); American Fine Arts, (New York, 1996); Galleria Civica di Arte Contemporanea, (Trento, 1999); Sigmund-Freud-Museum, (Wien, 2004); Museion , (Bolzano, 2006); MUMOK (Vienna, 2010); GFLK Galerie fur Landschaftkunst, (Amburgo, 2011); BAWAG contemporary (Vienna , 2012); Kunstmuseum Basel (Basilea, 2017).