E' una delle prime volte che una galleria privata italiana riesce a presentare il suo lavoro in maniera da restituire un'immagine credibile della sua complessa, folgorante, esperienza.
La mostra è composta da un numero cospicuo di opere, ventiquattro, che variano molto sia nella forma che nei materiali, ma non nella tensione e nella forza che generano.
L'installazione non sarà situata solo nel tradizionale spazio della galleria (al secondo piano), ma anche al primo piano, sede abituale degli uffici della galleria.
Il nucleo forte della mostra è costituito da alcuni motivi ricorrenti che caratterizzano il lavoro di Kiefer.
In fondo alla galleria l'artista ha collocato un grande aereo di piombo grigio (320 x 442 x 167 cm) intitolato "Melancholia" (1991) e una grande opera verticale "Elizabeth of Austria" (1991-92).
Da questo nucleo nasce un percorso che porta lo spettatore al primo piano alla ricerca delle altre componenti che formano l'inquietante e suggestivo "pianeta Kiefer". Un mondo abitato da oggetti e passioni, da librerie e aerei; da piombo e colori che feriscono profondamente e da ricordi terribili e prospettive improvvise sulle cose che verranno.