La Galleria Lia Rumma è lieta di annunciare l’inizio della collaborazione con l’Archivio Ugo Mulas con una doppia personale di Ugo Mulas che si articolerà contemporaneamente nelle due sedi espositive della galleria, a Napoli in Via Vannella Gaetani 12 e a Milano in Via Stilicone 19. Curata da Tina Kukielski, curatrice newyorkese, la mostra intende presentare al pubblico la variegata ricerca artistica di Mulas, una delle figure più importanti della fotografia internazionale del secondo dopoguerra. Al momento della sua prematura scomparsa nel 1973, Mulas è stato riconosciuto come uno dei maestri del ritratto, del reportage, della fotografia di moda e pubblicitaria, fotografando, durante uno dei periodi più dinamici della storia dell'arte, gli Anni ’60, artisti del calibro di Jasper Johns, Alexander Calder, Andy Warhol, Marcel Duchamp e innumerevoli esponenti dell’avanguardia italiana come Lucio Fontana. Le mostre presso la Galleria Lia Rumma vogliono invece porre l’attenzione sull’intenso periodo di sperimentazione compreso tra il 1969 e il 1973 e sulla personalissima ricerca dell’artista volta ad esplorare le potenzialità “concettuali” della fotografia sul finire degli Anni ’60. In riferimento a questo periodo sono stati selezionati per le due mostre alcuni lavori inediti dell’artista, tra cui anche alcune fotografie a colori oltre ai famosi provini a contatto. In galleria a Napoli saranno esposti alcuni provini a contatto, come le rare sequenze di Jasper Johns, Roy Lichtenstein, Pino Pascali e Andy Warhol, insieme a una selezione di fotografie tratte dalla serie Campo Urbano. Il provino è stato senza dubbio il ready-made costante di tutta la sua carriera, un soggetto ricorrente nel lavoro di Mulas, soprattutto dopo il fondamentale viaggio a New York City del 1964. Nel 1969, collaborando con Bruno Munari e Luciano Caramel, Ugo Mulas organizza Campo Urbano, una serie di interventi estetici, performances ed eventi che hanno avuto luogo per le strade di Como. Riconoscendo la fotografia come intrinsecamente “performativa”, Mulas realizza una sequenza di immagini dal taglio particolare giocando con l'imprevedibilità, la qualità effimera degli interventi. Le foto stampate dall’artista e gli ingrandimenti dei provini a contatto danno vita ad un diverso Campo Urbano che finisce per sovvertire la narrazione, l’inquadramento cronologico dell'evento, per diventare qualcosa di completamente diverso, un altro tipo di opere d'arte o di esperienza. A Milano invece saranno presentati i lavori fotografici precedenti alla serie più nota dell’artista, le Verifiche, esposta anche questa in mostra. Conosciute come le Prove delle Verifica, queste nere fotografie, stampate direttamente dai negativi vuoti, sfidano il linguaggio e la temporalità della sequenza fotografica, aprendo la fotografia a qualcosa di più della mera registrazione di un momento, di un tempo o di un luogo. Concentrandosi sulla struttura del fare fotografia, Mulas ci presenta un nuovo interessante lato dell'arte, ancora oggi attuale come lo era al momento della prima “esposizione”. Nelle due sedi espositive saranno inoltre proiettati due rari filmati: a Napoli un video relativo al progetto Campo Urbano e a Milano un documentario girato da Nini Mulas presso gli studi di alcuni artisti newyorkesi con interviste di Rossana Rossanda.

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