Proseguendo con un filone di opere che mettono in relazione il linguaggio, la memoria e la visione tra gli estremi della luce e dell'oscurità (Midnight Crossing, 1997 e The Storyteller's Room, 1998, The Slow Torque of Bonsai, 2017), Afterwards utilizzerà un numero considerevolmente maggiore di oggetti trovati - detriti, avanzi di magazzino, arredi dismessi, utensili, ecc. - che sono consapevolmente impostati per generare narrazioni vaghe sovrapposte, prodotte in modo simile alle opere precedenti utilizzando singoli impulsi di luce estrema (sfruttando la capacità di accensione istantanea delle luci stroboscopiche) in coincidenza con la parola che funge da innesco.
Association Vidéoformes, Clermont-Ferrand, Francia
Chapelle de l'Oratoire 14 rue de l'Oratoire 63000 Clermont-Ferrand
"Quello che vedi davanti a te è il passato. Non puoi vedere il futuro", ha detto Tarik Yildrim una sera a cena. "Il futuro è dietro di noi". La mostra raccoglie opere d'arte per riflettere sul tempo: il tempo verticale delle idee che passano da una generazione all'altra, da un luogo all'altro; il tempo a misura d'uomo di una singola vita vissuta; il tempo profondo del suolo e delle stagioni; il tempo come suono; il tempo come pausa; il tempo che trasforma lo spazio in luogo.
La mostra celebra l'interesse di Hopps per la fotografia, un hobby fin dall'infanzia, che si è riacceso quando ha incontrato William Christenberry, che a sua volta gli ha fatto conoscere due figure fondamentali della fotografia americana, William Eggleston e Walker Evans. Per tutti gli anni Ottanta e Novanta, Hopps ha continuato a presentare artisti emergenti come Gretchen Bender, Robert Longo e Haim Steinbach.
La mostra raccoglie alcuni tra gli esempi più significativi di artisti contemporanei che hanno lavorato sulle relazioni esistenti tra arte, creatività, estetica e i territori naturali che l’uomo abita. La selezione, circoscritta unicamente ad artisti italiani, copre un arco cronologico che va dagli anni Sessanta ai giorni nostri, un periodo caratterizzato da grandi cambiamenti nella percezione del rapporto tra natura e uomo, cambiamenti su cui le arti visive hanno spesso riflettuto.
Dal 2 aprile al 26 novembre, Punta della Dogana presenta la mostra tematica "Icônes" che ruota attorno alle opere della Pinault Collection, invitando alla riflessione sul tema dell'icona e dello statuto dell'immagine.