WOLFGANG LAIB | Una montagna da non scalare. Per Monet
Artista
Wolfgang Laib
Data
6 marzo – 8 luglio
Location
Musée de l'OrangerieJardin des Tuileries, 75001 Paris, France
Questa presentazione raggrupperà opere realizzate appositamente dall’artista per l’architettura particolare del museo, in dialogo con questa ode alla natura e alla bellezza che sono le Ninfee di Monet. Nelle opere di Wolfgang Laib, nato in Germania nel 1950, la natura invade l’arte. I suoi materiali, il polline, il latte, il riso, la cera d’api, determinano quindi la forma finale delle sculture dalle forme geometriche semplici progettate dall’artista (quadrati, coni, allineamenti). Ognuna delle sue opere viene quindi presieduta da una serie di gesti semplici e parsimoniosi che ingaggiano una relazione con la natura.
Mercoledì 10 luglio alle ore 11.30 al LUMA Arles si svolgerà una conversazione tra William Kentridge e Homi K. Bhabha. Il dibattito seguirà la prima mondiale dell'opera da camera The Great Yes, The Great No, presentata quest'estate alla Grande Halle. L'artista William Kentridge e il teorico Homi K. Bhabha, uno dei più importanti pensatori del postcolonialismo, discuteranno i temi principali che attraversano l'opera di Kentridge, compresi i legami tra surrealismo e movimento letterario della negritudine, nonché migrazione e anticoloniale. lotte del periodo della Seconda Guerra Mondiale.
Questa serata presenterà una serie unica di animazioni e film selezionati personalmente dall'artista per illuminare il suo lavoro e la sua metodologia. Introdotti e ciascuno contestualizzato dallo stesso William Kentridge, la serata è piena di possibilità selvagge. Con il sostegno della Fondazione LUMA. Giovedi, 4 luglio ore 21:45
L'ormai consueto dialogo con il contemporaneo è affidato all'opera Paradossi dell’abbondanza #51 (big wave), 2023, di Marzia Migliora, parte di un ciclo di disegni che l'artista ha realizzato negli ultimi anni e che indagano il rapporto tra produzione di cibo, merce e plusvalore del modello capitalista e allo sfruttamento delle risorse umane, animali, e naturali.
William Kentridge debutterà alla LUMA di Arles quest'estate, la mostra Je n'attends plus (I am Not Waiting Any Longer) presenta un gruppo di opere importanti, alcune delle quali mai viste prima in Europa. Affrontando i temi della migrazione, dell'oppressione, delle relazioni razziali, della trasmissione della storia e del ruolo dell'artista in una società in difficoltà, la mostra riunisce un notevole corpus di lavori sperimentali e performativi.
LUMA Arles
Parc des Ateliers, 35 avenue Victor Hugo, 13200 Arles
Marzo 1941: una nave da carico parte da Marsiglia per la Martinica con a bordo diversi artisti e intellettuali in fuga dalla Francia di Vichy, tra cui André Breton, Claude Lévi-Strauss e l'artista cubano Wifredo Lam. Il meraviglioso artista visivo William Kentridge lancia lo spettatore in una delle sue avventure artistiche, politiche e spirituali di cui solo lui detiene il segreto: un'opera da camera ispirata alle avanguardie dell'epoca, che mescola il surreale e l'irrazionale (maschere, collage, proiezioni) e coinvolge danzatori, interpreti, coristi e strumentisti in un vasto intreccio di stili musicali, soprattutto africani e caraibici.
LUMA Arles
Parc des Ateliers, 35 avenue Victor Hugo, 13200 Arles
Il progetto prende il titolo dall’omonimo romanzo del 1986 di Enzo Striano che racconta la vita di Eleonora de Fonseca Pimentel e la rivoluzione del 1799 che porta alla nascita della breve Repubblica Napoletana. Tra soggettività e storia, il libro parla della possibilità di trasformazioni sociali e antropologiche in un’epoca di fortissimo cambiamento per la città partenopea. La mostra parte da uno sguardo sul lavoro di uno dei protagonisti più visionari della scena architettonica italiana della seconda metà del Novecento, Aldo Loris Rossi.
Museo Madre, Museo d'arte contemporanea Donnaregina